Chirurgia odontoiatrica - Estrazioni dentarie | Quartu S. Elena
Chirurgia odontoiatrica: di cosa si tratta
La chirurgia dentale è la chirurgia che riguarda denti, gengive e ossa mascellari.
Un’idea comune è che la chirurgia dentale sia una procedura dolorosa e costosa.
In realtà, la chirurgia dentale è molto comune e comprende procedure che affrontano condizioni di cui molte persone soffrono. Ogni paziente è diverso e ogni caso viene trattato di conseguenza. Per la maggior parte, la chirurgia dentale è considerata una procedura ambulatoriale e i pazienti possono generalmente riprendere la normale attività entro pochi giorni.
Sia gli adulti che i bambini sono a rischio di problemi di salute orale, anche se non tutti gli interventi chirurgici sono il risultato di condizioni di salute orale.
Tipi comuni di chirurgia dentale
1 Estrazione dentale semplice
L’estrazione (o avulsione) dentale è una procedura chirurgica che prevede la rimozione di un dente dall’alveolo nel quale alberga.
2. Estrazione del dente del giudizio
L’estrazione dei denti del giudizio è la rimozione di quattro denti permanenti situati negli angoli inferiori e superiori della bocca. Questi sono gli ultimi molari, solitamente fanno la loro comparsa tra i 17 e i 25 anni. Quando i denti del giudizio non hanno spazio per erompere, possono impattarsi e causare dolore, infezioni orali o altri problemi dentali. Spesso i dentisti suggeriscono la rimozione del dente del giudizio anche se i denti impattati non sono un problema, come misura preventiva.
L’estrazione dei denti del giudizio è una procedura ambulatoriale e/o ospedaliera. La procedura viene eseguita rimuovendo i denti del giudizio attraverso incisioni chirurgiche e suturando il sito di estrazione per favorire la guarigione. È importante seguire gli ordini del medico riguardo al processo di guarigione per evitare un eccessivo sanguinamento o problemi postoperatori.
3. Impianti dentali
Gli impianti dentali hanno cambiato il modo in cui l’odontoiatria si è evoluta negli ultimi 25 anni. Un impianto è un sostituto della radice o delle radici di un dente. Sono utilizzati per fissare le corone all’osso, utilizzando titanio e lega di titanio. Questi metalli sono utilizzati perché sono leggeri e biocompatibili, il che significa che non vengono respinti dal corpo. Gli impianti dentali sono utilizzati per sostituire denti persi a causa di carie, traumi, malattie.
Gli impianti richiedono una procedura per creare un sito nell’osso mascellare, in modo che gli impianti possano essere inseriti a stretto contatto con l’osso. Generalmente richiedono da quattro a sei mesi per integrarsi con l’osso, prima di poter inserire i restauri dentali in corona protesica per completare il processo.
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